ASINO SARDO

Le origini dell’asino domestico si fanno risalire presumibilmente all’asino selvatico africano da cui si sarebbe giunti alle razze attuali attraverso successive selezioni ed incroci, si sa in ogni caso che il suo addomesticamento è anteriore a quello del cavallo, pur non potendo stabilire una data precisa. La zona di diffusione dell’asino domestico è ovunque l’uomo ne abbia bisogno: città, campagne, deserti, spiagge e montagne.
Per millenni usato nei più vari lavori oggi viene sempre più sostituito dai mezzi meccanici.
Dotato di una pazienza infinita, seppure talvolta assai ostinato, l’asino segue il padrone ovunque questi lo voglia.Si accontenta degli alimenti più scarsi e più poveri ( mangia persino le pale dei fichi d’India) nonostante ciò il latte d’asina fu usato sin dall’antichità non solo come alimento per neonati (essendo il più simile al latte umano) ma anche per curare i malati e come prodotto di bellezza; tanto è vero che nell’antica Roma le matrone usavano bagnarsi nel latte d’asina per conservare la freschezza della pelle.


ASINO DI MARTINAFRANCA

L'ASINO

NOME SCIENTIFICO:
Equus asinus
CLASSE:
Mammiferi
ORDINE:
Perissodattili
FAMIGLIA:
Equidi
ALTEZZA AL GARRESE:
da 75 cm a 150 circa, secondo le razze.
PESO:
da 150 a 500 kg
GESTAZIONE:
circa 12 mesi
MANTELLO:
di colore vario


ASINO POITOU


ASINO DI MARTINAFRANCA

La figura dell’asino è molto presente nell’arte: in una piazza di Madrid il “burro” (asino) di Sancio Pancha fa bella mostra di sé accanto a Don Chisciotte.
Anche nella letteratura, fin dall’antichità, l’asino appare frequentemente in vari testi. In Italia l’asino è presente con molte razze: quella di Martinafranca, dell’Asinara, dell’Amiata, della Sardegna ecc.
Dotato di sensi acutissimi e di una memoria quasi umana raramente sbaglia strada anche se ha fatto il percorso una sola volta.
L’asino appare frequentemente collegato ad episodi delle diverse religioni; nell’antico Egitto, nella mitologia cinese e soprattutto nella religione cattolica dove è legato ai diversi momenti della vita terrena di Gesù. Lo riscalda nella grotta, lo trasporta nella fuga in Egitto e sempre sul dorso di un asino fa il suo ingresso trionfale a Gerusalemme. Una leggenda vuole che per quest’ultimo episodio l’asino porti sulla schiena una croce nera.


ASINO SARDO

ASSINO POITOU