CAPRA DEL VALLESE

Le origini della capra sono antichissime, si pensa che il suo addomesticamento sia avvenuto ancor prima di quello del bue.
Attualmente è presente in quasi tutto il mondo in razze diverse: Asiatiche, Europee, Africane.
Benché allevata dall’uomo essa conserva la sua indole selvatica, l’umore mutevole e la sua nota testardaggine, ma pur mantenendo la sua indipendenza sa essere un animale docile ed affettuoso adattandosi agli ambienti più ostili dal deserto all’alta montagna.
E’ soprattutto diffusa nei paesi più poveri
( infatti, è detta il bue dei poveri) perché non ha bisogno di ricoveri e giacigli speciali, si nutre di vegetali d’ogni tipo, anche quelli che gli altri animali rifiutano comprese le radici, la corteccia delle piante e addirittura le foglie secche ma ciò nonostante produce un latte di gran qualità.
Come tutti gli animali domestici anche le capre sono di misure diverse con mantelli di vari colori e pelame più o meno lungo. Maschi e femmine possono avere le corna o esserne privi, alcune razze portano sul collo due appendici ciondolanti dette “ barbazzali” e i maschi hanno la barbetta a punta sul mento.
Tra le varie razze Italiane, la più caratteristica è la capra Girgentana con corna molte lunghe e ravvolte a cavaturaccioli.


CAPRA GIRGENTANA



LA CAPRA

NOME SCIENTIFICO:
Capra hircus
CLASSE:
Mammiferi
ORDINE:
Artiodattili
FAMIGLIA:
Bovidi
ALTEZZA AL GARRESE:
da 30 a 107 secondo le razze
PESO:
dai 9 ai 110 kg.
GESTAZIONE:
150 giorni circa.
RIPRODUZIONE:
da 1 a 4 piccoli
MANTELLO:
bianco, nero, marrone,
generalmente pezzato.


CAPRA MALTESE


CAPRA NANA AFRICANA


CAPRA GIRGENTANA

Secondo la mitologia greca, lo stesso Zeus, dio dell’olimpo, sarebbe stato allattato dalla capra Amaltea quando la madre Rea lo sottrasse al padre Crono che voleva divorarlo. Per riconoscenza
Zeus, concesse che un corno perduto da Amaltea si colmasse di frutti diventando cosi la “cornucopia”, cioè il corno dell’abbondanza.
Nel basso medioevo era considerata un animale di poco valore, infatti, al prezzo di una vacca corrispondeva quello di dieci maiali o di almeno venti capre.
Benché calcolata cosi poco la capra era una fonte di reddito perché di lei si utilizzava la carne, il latte, la lana e con la sua pelle si facevano addirittura le zampogne e nei monasteri medioevali era usata per fare la preziosa pergamena.



CAPRA DEL VALLESE

CAPRA NANA AFRICANA