L'Emù è l'equivalente australiano dello struzzo africano, più piccolo di dimensioni ma altrettanto veloce nella corsa e in più buon nuotatore.
Negli anni il suo numero si è notevolmente ridotto a seguito della caccia spietata da parte dei coloni che lo ritenevano un animale molto dannoso perché "rubava" l'acqua a bovini e pecore e danneggiava le coltivazioni. Anche gli indigeni da parte loro lo cacciavano, non solo per la carne, ma anche per il grasso ritenuto un ottimo medicamento per varie malattie. A seguito di questo sterminio il governo australiano ha creato delle aree di protezione per non estinguere la specie.
L'alimentazione dell'emù è molto varia, può mangiare di tutto: radici, fiori, frutti, semi, bruchi, cavallette e persino piccoli vertebrati. Per aiutare la digestione inghiottono addirittura piccoli sassi! Molte tribù australiane adoravano Dinewan, una divinità dalle sembianze di emù che esprimeva la sua volontà attraverso il tuono, rumore che ricorda il verso che emette l'emù nel periodo degli amori, che somiglia al rullo del tamburo o a un grugnito, e che può essere udito fino a 2 km. di distanza!
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L'EMU
NOME SCIENTIFICO:
Dromaius novaehollandie
CLASSE:
Uccelli
ORDINE:
Struzioniformi
FAMIGLIA:
Dromiceidi
ALTEZZA:
cm. 180 circa
PESO:
Kg. 50-55 circa
RIPRODUZIONE:
da 5 a 15 uova. Durata della cova 8 settimane circa.
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Al pari dello struzzo africano anche l'emù è oggi allevato in cattività in vari Paesi compresa l'Italia. Nel periodo della riproduzione il maschio dell'emù, animale prettamente monogamo, prepara il nido in un avvallamento del terreno dove la femmina depone dalle 5 alle 15 uova di un bel colore verde scuro che pesano circa 600 gr. L’uno.
Il maschio e la femmina si alternano alla cova che dura circa 8 settimane, ma è soprattutto il maschio che si occupa delle uova girandole alternativamente. Durante tale periodo la coppia, mangiando meno perché occupati a covare, sfrutta il grasso accumulato appositamente nel periodo precedente.
I piccoli appena nati hanno un morbido piumaggio di colore grigiastro con strisce più chiare e sul capo hanno piccole macchie nere irregolari. A tre mesi sono quasi indipendenti ma costantemente vigilati dal padre che li difende ferocemente colpendo l'eventuale aggressore con le zampe e con il becco, al contrario della madre che si disinteressa completamente della prole.
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