Un tempo diffusi su vaste aree della terra, i Camelidi vivono oggi in ambienti inospitali per la maggioranza dei mammiferi erbivori.
Il Lama, che è la forma domestica del Guanaco, si è adattato a vivere fino a 4000 metri di altezza.
Prima dell’impero Incaico, circa 2550-1250 a.c. e ancora oggi è molto importante per le popolazioni delle Ande le cui possibilità di vita sono spesso legate al numero di animali in loro possesso.
Nell’antichità il Lama era così importante che la professione di curatore delle mandrie era considerata un attributo di nobiltà ed ad essa potavano dedicarsi soltanto uomini di un certo valore. Branchi di questo animale venivano donati ai guerrieri che avevano mostrato gran coraggio in combattimento. Grazie ad esso venivano mantenuti contatti in zone impervie e isolate di montagna e talvolta veniva addirittura inviato un lama con il pelo annodato in varie maniere per scambiare messaggi.
Tutt’oggi vengono usati per collegare posti non raggiungibili dai moderni mezzi di trasporto.
Il suo mantello formato da un fitto e lungo pelo può avere colorazioni molto varie: bianco-nero-grigio, a macchie rossastre o marroni.

IL LAMA

NOME SCIENTIFICO:
Lama guanicoe
CLASSE:
Mammiferi
ORDINE:
Artiodattili
FAMIGLIA:
Camelidi
ALTEZZA AL GARRESE:
da 70 a 130 cm circa
PESO:
75 kg circa
GESTAZIONE:
11 mesi
RIPRODUZIONE:
un unico piccolo, raramente due
MANTELLO:
vari colori





Il Lama è un animale molto docile e può convivere con altre specie animali come capre, mufloni e addirittura con i cani. Nonostante il suo carattere molto mansueto, durante il periodo dell’accoppiamento diventa ombroso e se viene importunato difende il suo harem, formato da numerose femmine, ricambiando il disturbatore con morsi e sputi che quasi sempre raggiungono il bersaglio.
Recentemente viene usato dai suoi allevatori come animale da guardia per le pecore che difende da coyote, volpi e cani inselvatichiti.
Il Lama è un animale molto robusto e i maschi possono trasportare carichi anche di 50 kg. di peso percorrendo fino a 30 km al giorno su sentieri impervi. I maschi non vengono tosati e il folto mantello che ricopre la loro schiena forma una base molto valido per appoggiare le merci.
L’allevamento del Lama non da alcuna preoccupazione perché vive benissimo allo stato brado, in piccoli recinti o in vaste tenute e si adatta facilmente a climi diversi. Si nutre di erba fresca, fieno, verdure, granaglie, pane secco ecc e può stare anche lunghi periodi senza bere. Il suo letame è spesso usato come combustibile e come concime per la coltivazione delle patate nelle regioni in cui vive.