Originario dell’America del nord dove era molto diffuso come animale selvatico viveva nelle foreste ai confini con le praterie nutrendosi di bacche, semi, insetti e germogli , dormendo sui rami più bassi degli alberi.
Nel XX secolo, a seguito delle cacce indiscriminate,la specie selvatica rischiò l’estinzione.
Gli Atzechi cominciarono ad allevarlo per uso alimentare.Dopo la scoperta dell’America questo uccello fu importato in Spagna e da qui si diffuse in tutta l’Europa dove fu molto apprezzato per le sue carni delicate.Veniva servito soprattutto durante i banchetti della nobiltà, come alle nozze di Carlo IX di Francia dove venne presentato come piatto speciale.
Il successivo diffondersi degli allevamenti ha dato origine a varie razze domestiche che si distinguono, oltre che per la mole, per la variazione del piumaggio che può essere di vari colori dal bianco al grigio metallico con tonalità verdi,oro,rame e bronzo. Le sue carni prelibate ne fanno un piatto tradizionale in molto Paesi e negli Stati Uniti, in particolare,è diventato un piatto “indispensabile” per la festa del giorno del ringraziamento.

IL TACCHINO

NOME SCIENTIFICO:
Meleagris gallopavo
CLASSE:
Uccelli
ORDINE:
Galliformi
FAMIGLIA:
Meleagridi
RIPRODUZIONE:
10-12 uova che schiudono dopo circa 28 giorni di incubazione.

 




Tra le sue caratteristiche è da notare la testa e il collo senza penne e con la pelle verrucosa rossa con venature azzurre e un’appendice carnosa, il bargiglio,che ricade sul becco e si gonfia nei momenti di eccitazione come quando ha paura o assume atteggiamenti di minaccia. Come il pavone,il maschio del tacchino fa la ruota nella fase del corteggiamento nel periodo degli amori.
Il maschio può raggiungere i 20 Kg. di peso, la femmina è sempre più piccola In campagna il tacchino si rende utile anche per tenere lontani i rettili dalle abitazioni in quanto non li teme e li caccia come preda.